Ripartiamo da dove
eravamo rimasti, dalle vacanze pasquali. A inizio stagione, mister
Clarotto non si sarebbe mai aspettato di scartare l'uovo di Pasqua e
trovare come sorpresa due match point per assicurarsi la vittoria del
campionato.
Finora 20 vittorie e 2
sconfitte... con un passo del genere riesce difficile credere di
poter incappare in due blackout proprio nel finale di stagione, ma
quei due punti che mancano alla certezza matematica sono pur sempre
da conquistare sul campo.
Lo stratega di Provesano
lo sa bene, nei giorni precedenti al match tornano a fargli visita
vecchi fantasmi... innanzitutto, il tragico calo di tensione della
scorsa stagione, che a momenti faceva sfumare la promozione. Si
aggiungano poi i sogni premonitori, incubi su incubi, partite perse
all'ultimo minuto e nottate tormentate... in tutto questo, l'essere
interista non aiuta di certo a dormire sonni tranquilli!
Arriva il grande giorno e
la tensione risulta palpabile, non si capisce se lo stato di
pacatezza sia dovuto al maltempo o alla concentrazione. La trasferta
è lunga e l'agitazione cresce man mano che ci si avvicina al
palazzetto di San Stino di Livenza, casa dello Sgrendenay. Su quello
stesso campo, un anno fa, un Gravis ancora acerbo, ma di grande
cuore, guadagnava la sua prima promozione, balzando in serie D.
Nello spogliatoio regna
un inusuale silenzio che lascia ben sperare, sta tutto nel gestire il
giusto equilibrio tra concentrazione e tranquillità. Clarotto dice
poche emozionate parole ai suoi, in quelle poche riesce anche ad
impappinarsi, ma il concetto è chiaro: “grazie di tutto ragazzi,
ora vinciamo questo campionato e poi si festeggia”.
E allora si scende in
campo! La formazione prevede il solito Dut tra i pali, iron man
Savian in difesa, Max e Santa sulla linea mediana, e la sorpresa di
Edo punta fin dal primo minuto... che il mister stia già
sperimentando nuove strategie per la prossima stagione?
In panchina: Trevisan,
China, Milan e Bagnarol.
Indisponibile Capitan
Rigo, costretto a seguire il match in diretta facebook.
Nei paraggi: Marin, il
Patron e un nutrito seguito di tifosi e simpatizzanti, più motivati
dagli eventuali festeggiamenti post-partita, che dal match in sé.
Anche perché la sfida non è proprio delle più entusiasmanti, la
squadra risulta molto contratta e fatica ad esprimere le proprie
potenzialità. Gravis che si affaccia sporadicamente dalle parti del
portiere avversario, ma le conclusioni di Max e Santa risultano
spesso troppo frettolose e imprecise. A fare la differenza è Edo,
che con la sua imprevedibilità mette in crisi la difesa. La
situazione di stasi spazientisce Santa, che decide di dar sfogo alle
sue doti di slalomista, il regista in maglia oro semina gli avversari
come birilli e serve Edo per la comoda conclusione, 1 a 0. Poco dopo,
è ancora Edo a poter raddoppiare, ma il fischio dell'arbitro ferma
il gioco e non permette di esultare. Prima della girandola di
sostituzioni, rimane ancora il tempo per un vero e proprio gioco di
prestigio da parte di Edo, che però conclude poi malamente, non
inquadrando la porta.
Clarotto getta in campo
forze fresche e artiglieria pesante per assestare il colpo di grazia
agli avversari, ma China appare decisamente sottotono e il massimo
che riesce a fare è svirgolare qualche palla calciando a lato.
Allora ci pensa bomber Cantinella, tiro di potenza e palla in rete
per il 2 a 0. La partita però è tutt'altro che chiusa, lo
Sgrendenay si affida a lunghi lanci verso le punte e non è sempre
facile farsi trovare coperti in difesa. In chiusura di primo tempo
arriva così il gol del 2 a 1, con un tiro deviato che Dut non riesce
a trattenere e la sfera rotola alle sue spalle.
Nel secondo tempo, mister
Clarotto impone l'imperativo “non subire gol” e la squadra si
arrocca in difesa, tentando di colpire nelle ripartenze. Gli
avversari però premono, seppur confusamente, e il misero vantaggio
non è una garanzia. Lo spettacolo in campo non è dei migliori e non
dà il giusto merito al Gravis, complice anche il fatto che in queste
ultime partite la squadra è apparsa un po' sulle gambe. Il gol di
Trevisan in contropiede arriva come manna dal cielo, il difensore
parte dalla propria difesa e porta palla fino al limite dell'area,
dove lascia partire un imparabile sinistro a fil di palo, 3 a 1 e
Clarotto può riprendere a respirare. Entra anche Milan, a garantire
corsa e scorribande offensive, il gioiellino del Gravis sfiora più
volte il gol, ma non riesce a timbrare il cartellino. Quasi
inaspettato arriva il triplice fischio finale... ed esplode la
festa!!!
I tifosi del Gravis
regalano ai propri beniamini una coreografica e colorata invasione di
campo: parrucche, cappellini, festoni e gonnelline hawaiane... anche
se c'è chi preferisce restare direttamente in boxer. Ma soprattutto
bicchieri di birra ovunque! Come un'apparizione compare un fusto da
20 litri e un po' tutti si uniscono ai festeggiamenti: avversari,
arbitro, passanti... e alla fine la spina è ben presto prosciugata.
Allora, è il momento di spedire sotto la doccia il mister e il
Patron, al grido di SE-RIE-C, SE-RIE-C, SE-RIE-C, i due malcapitati
vengono insaponati e lavati per bene.
C'è chi penserebbe che
può bastare così, invece il Gravis punta al triplete! La seconda
tappa è la conquista del bar a due passi dalla palestra, resterà
poi la supercoppa nei sogni di Clarotto. Senza farla troppo lunga e
per mantenere la dovuta privacy, possiamo dire che anche il secondo
obiettivo è stato raggiunto, pure qui la costanza e il gioco di
squadra hanno fatto la loro parte... in questo caso grande società,
grandi giocatori e grandi tifosi, tutti uniti per un unico obiettivo!
Nel post partita, Clarotto ha scoperto anche delle nuove qualità dei
suoi giocatori... su tutti Milan si affermato come vero mattatore
della serata, il ragazzo sembra essere molto cresciuto nella
“marcatura”, per tutta la sera si è allenato con il Patron,
coltivando una certa intesa e i due sembrano ormai intendersi a
meraviglia. Si vocifera poi che il record dei 1000 giorni di Canti
sia crollato miseramente a due passi dal traguardo, ma resta il
mistero sulla questione... approfittiamo anche per segnalare un
appuntamento imperdibile per la festa dello sport del 2 giugno: il
20° addio al calcio di bomber Bagnarol! Tutti invitati ovviamente,
sembra davvero che questa volta l'attaccante voglia appendere le
scarpe al chiodo... sia vero o no, comunque vada si farà festa!
E' stata davvero
un'annata indimenticabile, ricca di emozioni e di grandi
soddisfazioni. Mister Clarotto è apparso visibilmente emozionato a
fine partita, la sua dedizione è stata fondamentale, non è facile
essere allenatore quando prima di tutto sei un amico dei tuoi
giocatori, lui c'è riuscito alla grande e questo va riconosciuto. Un
super ringraziamento va anche al Patron De Vecchi, che ha saputo
dirigere la squadra e curare molti altri aspetti che sono risultati
fondamentali. Anche lui è stato un esempio con la sua costante
presenza, sapendo dare entusiasmo al gruppo e gestendolo con la
giusta autorità quando ce n'era bisogno. Infine, ringraziamo tutte
le persone che gravitano attorno al Gravis: amici, tifosi, compagni
d'allenamento, simpatizzanti, mogli e morose che ci sopportano...
Continuate a seguirci e
grazie ancora!